text.skipToContent text.skipToNavigation
Spedizione gratuita per ordini superiori a 39,90€ e paga in 3 comode rate con Scalapay!
Iscriviti alla newsletter per uno sconto speciale sul tuo primo acquisto.
      
7.png

Europa: la traversata delle Alpi

Partire da Grenoble, in Francia, e arrivare a Venezia, in Italia? E nel tragitto percorrere più di 2.000 chilometri tra tornanti, passi, discese, pascoli e baite? Perché no. Soprattutto pensando che è estate, ovvero la stagione giusta per scegliere le Alpi come destinazione per il viaggio in moto delle vacanze. In Europa gli itinerari suggestivi abbondano, ma la catena montuosa più imponente del continente non può mancare nel palmares del motociclista. Soprattutto se la destinazione finale, subito dopo le Dolomiti, è Venezia con la sua laguna e le sue gondole. Proprio il luogo giusto dove far riposare arti e muscoli ancora indolenziti dal lungo viaggio.

Oceania: south island

C’è una ragione per cui il regista Peter Jackson ha deciso di ambientare la sua trasposizione cinematografica de “Il Signore degli Anelli” in Nuova Zelanda -a parte il fatto che lui è di quelle parti-. E il modo migliore per scoprirla è montare in sella ad una motocicletta e compiere un tragitto lungo le cosiddette “Alpi Meridionali”, la catena montuosa che attraversa l’Isola del Sud della Nuova Zelanda. Rimarrete sicuramente a bocca aperta davanti al Lago Mapourika e al ghiacciaio Franz Josef. E chissà che, nel silenzio desertico di quei luoghi, tra un rombo e l’altro delle vostre due ruote, non vi capiti di sentire gli echi delle urla degli Orchi, il sibilare delle frecce degli Elfi e le risate degli Hobbit.

Asia: Tibet in cima al mondo

Non è che in Asia manchino itinerari motociclistici indimenticabili. Anzi, ce ne sono decine. Ma se proprio bisogna sceglierne uno, beh, gli altipiani tibetani finiscono letteralmente in cima alla lista. Anche perchè difficilmente troverete percorsi motociclistici ad altitudini maggiori. I 3.500 chilometri che separano Lhasa da Kashgar offrono visioni himalayane da sogno lungo strade non sempre eccelse, ma perennemente emozionanti e scorci che, complice l’aria rarefatta, vi faranno dubitare dell’affidabilità dei vostri occhi. Un esempio? Il Lago Pangon che si trova “solo” a 4.350 metri di altitudine.

Nord America: Route 66

La più celebrata, cantata e raccontata strada d’America e forse del mondo. John Steinbeck la chiamò “Strada madre” e collega Chicago a Los Angeles - e pure viceversa ma nell’immaginario popolare il senso è sempre uno: da est a ovest -. Si passa dai venti gelidi del Lago Michigan alle assolate spiagge californiane attraversando Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Arizona. Sarebbe meglio dire si “passava” perché nelle mappe ufficiali la Route 66 non è più indicata e in molti tratti è così dissestata da rendere la percorrenza poco agevole. Però fisicamente esiste ancora e - buona notizia - si può ancora assporarne la magia in sella a una motocicletta.

Sud America: Ruta 40

Lo Stretto di Magellano, il ghiacciaio Perito Moreno, i laghi della regione di Los Lagos, i vitigni della Salta, il parco nazionale Talampaya. L’Argentina non difetta certo di attrazioni naturalistiche. E il bello è che molte di queste si possono ammirare percorrendo una sola strada, anzi “la strada”. Quale? La Ruta 40, ovviamente, che attraversa il Paese sudamericano in quasi tutta la sua lunghezza per 5.300 chilometri. Da Capo Virgenes, il punto più a sud del continente americano, fino a Quiaca al confine con la Bolivia. E visto che anche la geografia non è un’opinione, la via corre parallela alle Ande. Il che significa panorami meravigliosi e una ventina di parchi nazionali. Tradotto: una ventina di motivi in più per montare in sella.

Africa: Città del Capo

Il clima è ideale. Gli scenari suggestivi. Le strade fantastiche. Risultato: il Sud Africa è uno dei posti più adatti per il turismo motociclistico. E tra i tanti itinerari del Paese uno tra i primi da mettere in lista è quello che parte e arriva da Città del Capo procedendo verso est lungo la costa fino all’Addo Elephant National Park -con relativa possibilità di scatti ai pachidermi- per poi ritornare verso la città attraversano la regione semi-desertica del Karoo. Nel frattempo, una pausa per gustare qualche bicchiere di buon vino nei dintorni della città di Robinson è un’opzione che può rendere il viaggio ancora più piacevole.