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“Non è stata una decisione facile da prendere, ma è arrivato il momento per chiudere un capitolo della mia vita e aprirne un altro, non può essere sempre Velocità, Fango e Gloria […] Il mio pensiero va a mia madre, a mio padre, alla mia famiglia; a quegli anni in Sicilia quando le prime gare erano solo sogno e sacrificio, per tutti. Ogni volta che ho vinto un titolo, il mio pensiero andava a loro; ne sono arrivati nove di titoli, qualcosa che non avrei mai potuto immaginare quando, attorno a casa, bruciavo litri di miscela girando in tondo".

Attraverso questo post Instagram, il 9 volte campione di Motocross Antonio “Tony” Cairoli annuncia il suo ritiro a fine campionato. Il campione siciliano, nei suoi 18 anni di carriera ha rivoluzionato il mondo del motocross dominandolo per alcuni anni, ripercorriamo insieme la sua strabiliante carriera.

Tony nasce nel 1985 a Patti, un piccolo paese in provincia di Messina, dove inizia a correre sulle due ruote sin da piccolissimo, ereditando la passione per la moto dal padre Benedetto. Inizia subito a gareggiare nel campionato regionale minicross dove le vince tutte, fa il suo esordio nel campionato italiano classe 125 nel 2002, classe nella quale il pilota gareggia per due anni con risultati molto altalenanti.

A fine 2003 però, dopo due stagioni in penombra, Tony entra a far parte del team romano di Guido De Carli, che nonostante tutto decide di puntare sul talento di Cairoli per competere nel campionato mondiale MX2.
Il pilota si trasferisce a Roma (sede del team), ed inizia ad allenarsi tra la sua nuova residenza ed il Belgio, dove affina la sua tecnica sulla sabbia e sui terreni morbidi.
 

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La scommessa paga e Tony conclude il suo primo campionato MX2 del 2004 con un terzo posto in classifica.

Nel 2005 vince il titolo MX2, arriva secondo nel 2006 e vince di nuovo nel 2007.

Nel 2008 solo un infortunio ferma la sua corsa al titolo e conclude la stagione al sesto posto.

Nel 2009 Cairoli passa alla categoria massima MX1 e vince il titolo. 

Nel 2010 il team De Carli fa un’altra scommessa, passare dal più potente 450 Yamaha al più leggero ma meno prestante KTM 350. Grazie al talento di Cairoli anche questa scommessa viene vinta ed il pilota siciliano bissa il successo del precedente anno. 

Con questo successo Tony inizia a rivoluzionare il mondo della Motocross, e in poco tempo molti passano al 350 copiando il suo stile.

Cairoli vince il titolo ininterrottamente fino al 2014.

La striscia viene interrotta per un infortunio che fa saltare molte gare a Tony nel 2015.

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L’infortunio rallenta la sua carriera ed arriva “solo” un altro titolo mondiale nel 2017, vista anche l’età Tony ha quindi deciso di ritirarsi da leggenda, con un campionato ancora apertissimo in cui speriamo possa recuperare i pochi punti che lo separano dalla vetta e chiudere in bellezza.

Durante la sua quasi ventennale carriera, Cairoli ottiene 93 vittorie e 177 podi. Bottino che lo rende con i suoi 9 titoli mondiali il pilota più vincente della Motocross dopo Stefan Everts.

Quello che i numeri da soli non raccontano però, è come Cairoli sia stato quello che Valentino Rossi è stato per la Moto GP, un campione che ha lasciato un segno indelebile e che nel massimo della sua forma non ha conosciuto rivali.

Un ragazzo arrivato dal nulla, che all’inizio correva con ruote usate, non potendosi permettere quelle nuove e che quando entrò nel team De Carli si stupì di poter usare quelle nuove “con i peletti”. Un campione così che dal nulla è riuscito a vincere il campionato mondiale per ben 9 volte.

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