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Quando si parla di piloti e di moto fare classifiche non è mai semplice, un po' per la quantità di personalità rilevanti di questo settore che si sono distinte per imprese mozzafiato, personalità unica, stile di guida inconfondibile e chi più ne ha più ne metta e un po' perché diciamocelo... ognuno ha il suo pilota del cuore

Tanti sono i nomi indimenticabili e tanti sono i campioni che nel corso degli anni si meriterebbero un posto. 

Noi abbiamo raccolto i vostri suggerimenti e abbiamo creato una lista per voi, ma vi chiediamo di partecipare... Fateci sapere chi secondo voi si merita la posizione più alta del podio votando il vostro preferito


ORA E' IL TUO TURNO, VOTA IL TUO PREFERITO. 


INIZIAMO...



GIACOMO AGOSTINI

Giacomo Agostini è in assoluto il pilota più titolato nella storia del Motomondiale, nonché l’italiano più vincente.
Esordì nel circus internazionale nel 1963 e corse fino al 1977 vincendo ben 15 titoli mondiali, gareggiando tra le classi 350 e 500cc. Dopo un breve periodo in sella ad una Moto Morini ufficiale in classe 250 , approdò in MV AGUSTA, dove rimase per ben 9 anni e stabilì il proprio predominio. Dal 1974 il pilota bergamasco passò in Yamaha, dove riuscì a conquistare altri 2 titoli mondiali, rispettivamente uno in classe 350 e uno in 500. In totale disputò 190 gare, di cui 162 podi, 117 giri veloci e vincendone 123.


KENNY ROBERTS

Veniva soprannominato “King” o “Marziano" per via del suo stile di guida fuori dagli schemi e per la capacità di imporsi nel Motomondiale. In 5 anni da pilota ufficiale vinse per 3 titoli mondiali dal 1978 al 1981, per poi ritirarsi alla fine della stagione del 1983 dopo aver perso per soli due punti. Roberts fu in tutta la sua carriera un portabandiera Yamaha, celebre era la livrea della sua moto, in colorazione ufficiale della filiale USA della casa giapponese.
 

MIKE HAILWOOD

Conosciuto anche come Mike the bike è definito uno dei più grandi motociclisti di sempre con ben 76 vittorie nel motomondiale. 
L’incredibile carriera di Mike non si limitò alle due ruote, ma partecipò anche alla 24 Ore di Le Mans ottenendo un podio e a 49 Gran Premi di Formula 1. Nel 1973 riuscì a salvare la vita a Regazzoni da un’incendio a seguito di un grave incidente, questo incredibile gesto gli valse la Medaglia di Re Giorgio, la seconda più importante decorazione del Regno Unito.
 

ANGEL NIETO

Angel Nieto, vincitore di 13 titoli anzi “12+1” come amava raccontare in modo un po’ scaramatico. Da sempre considerato il re delle piccole cilindrate, il suo esordio fu nel 1964 in sella a una Derbi 50 sul circuito Montjuich di Barcellona. 90 Gran Premi, 139 volte sul podio, riconoscimenti sportivi e anche una curva a lui dedicata a Jerez  de la Frontera ne fanno un vero mito per gli amanti del motociclismo.
 


KEVIN SCHWANTZ

Il texano, che ha gareggiato nella classe 500 dal 1986 al 1995 con uno stile di guida inconfondibile grazie al suo passato nel mondo del cross. Nel paddock era conosciuto come il “pilota kamikaze”, nulla lo fermava, per la sua frequenza a finire nella ghiaia pur di staccare più forte dei suoi avversari. Tra questi come non citare Rainey e Doohan.
Al suo ritiro il numero 34 venne ritirato dalla Federazione Motociclistica.

 

BARRY SHEENE

Il ribelle degli anni 70, che in coppia con James Hunt era un simbolo dell'anticonformismo.
Due volte  campione del mondo nella classe 500 e soprannominato Iron Man per la grande quantità di viti che portava in corpo ha avuto una vita caratterizzata da vittorie e molteplici aneddoti. Dopo ogni caduta non mollava mai, era sempre pronto a tornare in pista e fu uno dei primi piloti a richiedere un paraschiena.

 

MICHAEL DOOHAN

Pilota australiano 5 volte campione del mondo nella classe 500 con una guida aggressiva.
Nel 1994 diventa Campione del Mondo salendo sul podio in tutti i Gran Premi stagionali, vincendo 9 GP sui 14 totali. Vincerà altri 4 mondiali, trionfando in 34 GP nei successivi 4 anni.  Nei 15 GP del campionato 1997, il suo anno perfetto, porta a casa 12 vittorie, 2 secondi posti e un ritiro. Nel 1992 nel circuito di Assen fu vittima di un gravissimo incidente, che si risolse quasi per miracolo nel migliore dei modi.

 

JARNO SAARINEN

Pilota e tecnico straordinario, con 15 vittorie e 32 podi caratterizzato da una vita da girovago e una tragica scomparsa. Divenne molto famoso anche tra gli spettatori delle gare, per il suo tipico stile di guida con la gamba aperta all'interno della curva percorsa. Talentuoso campione che ancora oggi vive insieme a Renzo Pasolini nel cuore degli amanti delle due ruote che ricordano quel fatidico giorno a Monza.

 

CARL FOGARTY

Chiamato anche King Carl 219 gare disputate e 4 volte campione mondiale Superbike con uno stile di guida ad alta velocità in curva, combinato con una competitività aggressiva.
La sua storia è particolarmente legata al mondo Ducati e per i ducatisti, l’immagine di Fogarty si identifica con i suoi occhi di ghiaccio che sbucavano da dietro la visiera sulla linea di partenza.


 

ORA E' IL TUO TURNO, VOTA IL TUO PREFERITO. 

 

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