Caricata la moto sul carrello si parte a recuperare gli amici ed inizia l’avventura. Il primo tratto è di trasferimento, attraversando diversi paesi ai piedi delle colline; poi dopo le prime ghiaiate iniziano i pezzi di vero offroad, tra fango e tronchi abbattuti: purtroppo abbiamo azzeccato esattamente il giorno in cui si “fa legna” ed alcuni tratti sembrano quasi il prologo del Romaniacs! Percorsa tutta la provincia di Parma fino al passo del Cirone, alternando inevitabili tratti di asfalto, in presenza di divieti o cancelli di proprietà privata. Si tenta di percorrere la via Francigena fino a Pontremoli ma è impossibile e i nostri avventurieri si buttano su un fantastico sterratone in quota, largo, liscio e panoramico. Dopo Pontremoli l'itinerario prevede qualche escursione tra le cave di marmo, passando per il passo della Focolaccia, per poi dirigersi verso il passo delle Radici, attraversando un ponte ferroviario, lungo oltre 400 metri, che ospita anche un passaggio pedonale; un luogo che ricorda vagamente quei ponti nelle zone dell' Himalaya, dall'attraversamento incerto, sospesi su precipizi da apnea, pericolanti e spaventosi. La sosta per la notte è al Passo delle Radici (il pernottamento meriterebbe un racconto a parte). Dopo una nottata di pioggia e vento, la mattina il meteo è fortunatamente clemente e si inizia percorrendo il tratto chiamato “giro del diavolo” che porta a Barga, per poi fare tappa all’orrido di Botri.
Sosta pranzo, prendendo dei panini, a San Gemignano dove arriva un’auto di turisti russi molto disorientati, in teoria dovevano andare a San Gimignano in provincia di Siena… Attraverso qualche altro sterrato in quota ed un po’ di asfalto si punta al passo Croce Arcana, con stop alla passerella di Piteglio: è una passerella per i soli pedoni, realizzata con grossi cavi in acciaio, che collega i versanti di due monti, sopra il torrente Lima, costruita negli anni 20 per consentire alla gente di Popiglio di poter raggiungere una fabbrica sul versante opposto. Proseguendo percorrendo una stradina secondaria piacevolissima che si divincola tra boschi e case si approccia la salita al passo, caratterizzata da una sterrata larga e facile che accompagna in quota. Arrivati al passo Croce Arcana, dove ci sono un paio di auto e qualche bici, il panorama a 360 ricorda quello visibile delle Alpi, c'è solo il rumore del vento ed non essendo durante il weekend non c'è praticamente nessuno. Ma il momento di rientrare si sta avvicinando e con un cambio di programma dell'ultimo minuto si rivede la cartina, per alternare l’asfalto a dei tagli in fuoristrada, per avere una totale esplorazione di diverse tipologie di percorso, dalle normali mulattiere impestate a viottolini privati di case non più abitate, a campi totalmente incolti con erba alta oltre il manubrio.
Quando il viaggio è arrivato alla fine e si carica sul carrello la moto verso gli ultimi km verso casa, ormai con il buio, il primo pensiero è che anche dietro casa spesso abbiamo bellissimi paesaggi che si offrono a noi e per i quali non servono nuovi timbri sul passaporto ma che regalano ricordi stupendi.
E poi ciò che rende ogni viaggio speciale, lungo o corto che sia, è la passione e le persone con con lo condividiamo.
ECCO PER VOI IL DETTAGLIO DELLE TAPPE DEL VIAGGIO
Giorno 1 - Montecavolo, Traversetolo, Corniglio, Passo del Cirone, Pontremoli, Aulla, Fivizzano, Castelnuovo di Garfagnana, Passo delle Radici
Giorno 2 - Passo delle radici, giro del diavolo (Barga), Orrido di Botri, San Gemignano, Bagni di Lucca, Piteglio, Cutigliano, Croce Arcana, Fanano, Sassuolo, Scandiano, Montecavolo
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